Lavaggio Inchiostri Stampa Con Ultrasuoni
Lavaggio inchiostri, rulli di stampa e inchiostratori con ultrasuoni
Lavaggio inchiostri nell’editoria in genere
Nell’editoria in generale, il lavaggio inchiostri stampa con ultrasuoni come quello eseguito da Moroni è sempre più utilizzato per la pulizia di rulli di stampa e inchiostratori, ma trovano applicazione anche nella stampa offset, in flessografica e in rotocalco.
Questa tecnica offre il grande vantaggio di prevedere l’utilizzo di detergenti a base di acqua, favorendo l’abbandono di solventi organici, così tossici e nocivi da imporre il personale incaricato di indossare dispositivi di protezione (guanti, tute, maschere) e da comportare ingenti problemi per lo smaltimento di tali solventi come rifiuti speciali, un’operazione costosa e pericolosa.
Senza il lavaggio a ultrasuoni, inoltre, solventi particolarmente nocivi, quali toluolo, xylolo o fosgene, richiedono di sostenere ingenti costi per la costruzione di impianti per il loro trattamento e per munirsi dei dispositivi di sicurezza per il personale addetto.
Lavaggio inchiostri con minimo apporto di manodopera
Le lavatrici a ultrasuoni Moroni sono oggi sempre più utilizzate con grande efficacia per il settore, con l’ulteriore vantaggio di un costo per la manodopera quasi nullo: l’unica incombenza per il personale sarà quella di mettere e togliere i pezzi sulla piattaforma mobile della vasca.
Infine con le lavatrici della serie LIFTER il lavaggio inchiostri avviene in modo automatico e ad una distanza di sicurezza per il personale, rendendo così l’ambiente salubre.
I pezzi sporchi di inchiostro vengono caricati su una piattaforma.
Al comando di START, in automatico:
- la piattaforma scende,
- il coperchio si chiude,
- si accendono gli ultrasuoni
- inizia un movimento di “su e giù” (basculaggio) al termine del quale
- si apre il coperchio e la piattaforma risale in posizione di carico/scarico.
Lavaggio inchiostratori
Il lavaggio inchiostri con ultrasuoni avviene in acqua con detergenti alcalini a temperatura media (60°) in bassa concentrazione (3-5%).
La bassa concentrazione evita la formazione di eccessivi residui sui pezzi trattati, rendendo quasi mai necessari successivi risciacqui.